LA MUSiCA HARDCORE

gennaio 14, 2010

Fonte: Wikipedia


La techno hardcore è un genere musicale derivato dalla techno. L’hardcore nacque a Rotterdam, e si distingue per le sonorità potenti e aggressive. La sua caratteristica principale è l’uso di una drum machine con un distorsore in modo tale da generare un’onda quadra con pitch decrescente. L’hardcore old skool dell’inizio e la metà degli anni novanta aveva poco più di 130 bpm ed era molto più morbida di quella attuale (rientrando nel genere techno legato alla dance). Il ritmo della tipica musica techno-hardcore moderna parte da circa 180 battiti per minuto in avanti (salvo alcune eccezioni in cui è un po’ più lenta).
L’hardcore da discoteca non va confuso con la musica di corrente punk similmente detta hardcore (hardcore punk).

STORiA NEi PAESi BASSi
La musica hardcore si sviluppa nei paesi del Benelux, grazie alla fama della techno belga e della casa discografica R&S sulla quale si individua l’evoluzione del suono techno in risposta all’underground resistance di Detroit ed il classico suono Detroit-techno. Su R&S è stato stampato il primo disco hardcore-techno classificato per stile e genere: Second Phase – Mentasm (synth e cassa Roland TR-909), ma ancora prima di Mentasm un grande classico si era diffuso per tutti i rave party europei, Dominator degli Human Resource; le sonorità erano ancora molto legate all’acid-techno, ma le varie sperimentazioni con i nuovi macchinari a disposizione portarono i produttori ad addentrarsi in diverse sfaccettature del suono.
Un vero e proprio stile predominante non si era ancora venuto a creare, c’erano diverse realtà dislocate tra di loro: Marc Acardipane e la PCP a Francoforte, Spiral Tribe e il movimento crusty-tekno in Inghilterra, l’Industrial Strenght di Lenny Dee a New York, la Rotterdam Records a Rotterdam; queste sono le 4 realtà predominanti, ma non le uniche. La traccia We Have Arrived (1991) di Marc Acardipane (Mescalinum United) stampata su diverse etichette, tra le quali Dance xtc 2001, R&S ed Industrial strenght, è sicuramente la traccia più significativa per lo sviluppo della musica hardcore non solo nei Paesi Bassi, ma anche nel resto del mondo.
La prima hardcore era diffusa da piccole radio pirata che trasmettevano i pochi dischi in commercio; tra questi ricordiamo in particolare il dj Paul Elstak, considerato uno dei padri della hardcore e tuttora attivo nell’ambiente. La prima traccia Hardcore olandese è Poing (1992) dei Rotterdam Termination Source, una delle prime hit-hardcore a livello europeo, caratterizzata da un effetto digitale di rimbalzo di “boing”.
Il negozio di dischi Midtown, nel quartiere Nieuwe Binnenweg di Rotterdam, è stato uno dei primi negozi di dischi della musica Hardcore. Da qui in poi il suono olandese ha sviluppato e si è evoluto in diversi generi e sottogeneri.
Rotterdam era in contrapposizione alla scena house-acid-mellow di Amsterdam. Successivamente anche Amsterdam e un po’ tutta l’Olanda viene invasa dall’hardcore-techno; riprendendo l’estetica degli hooligan del Feyenoord, nasce un vero e proprio movimento raver classificato come gabber (che in olandese-yiddish significa “amico”).
L’organizzazione commerciale ID&T aiutò molto a rendere questo genere di musica popolare, organizzando party e vendendo merchandising. Il movimento gabber e la musica hardcore in Olanda hanno il maggior sviluppo nel 1996, dove il 25% della popolazione giovanile si classificava come gabber: all’epoca c’erano diverse fanzine (thunder-megazine, strobe…) e diversi programmi televisivi (hakkkkke tv, presentato da mc DROKZ, BOUNZE, presentato da Charly Lownoise e Mental Theo…).
Dopo questo periodo caratterizzato da brani abbastanza veloci (180 bpm), con cassa ampollosa e tipica della roland 909 e synth happy, nel periodo fine 97-99 viene a nascere, in maniera prima nascosta e poi predominante, una nuova scuola ed un nuovo stile più lento, con bassi distorti ed effetti filtrati; venne chiamato New Style (o Nu Style) e New Skool. Parecchi fan di vecchia data odiarono il New Style e le discoteche dove veniva suonata. Questa rivalità all’Hardcore New Style è per certi versi simile alla rivalità che si era venuta a creare precedentemente tra l’Hardcore “regolare” e l’Happy Hardcore. I due stili più o meno si sono avvicinati; e la maggior parte dell’Hardcore oggi è prodotta con un BPM che varia dai 160-190 BPM. È tipicamente un po’ più lenta dello stile creato a Rotterdam nella metà degli anni ’90, e in qualche modo più veloce di molte tracce New Style (230-260 BPM).

STiLi E DERiVAZiONi DELLA MUSiCA HARDCORE

L’hardcore dalla sua nascita oltre che essere una musica “estrema”, si è sempre caratterizzata nel panorama musicale per la presenza di numerosissimi sottogeneri, che caratterizzano altrettanti segmenti di mercato dell’industria musicale dedicata.
Di seguito sono elencati i generi cosidetti “maggiori” del panorama hardcore mondiale.

Frenchcore
La Frenchcore è un sottogenere molto veloce e ritmato proposto soprattutto in Francia, caratterizzato da sonorità “rave” basate particolarmente sul ritmo piuttosto che sulla melodia, e in alcuni casi risulta avere influenze Industrial Hardcore.
Artisti principali:

* Radium (a.k.a. Androgyn Network)
* Micron
* Liquid Blasted
* Dj Japan
* Maissouille
* The Sickest Squad
* Roms
* X-Fly

Happy Hardcore
L’Happy hardcore, a volte conosciuto semplicemente come Happy, è un genere veloce e allegro che presenta spesso voci accelerate e pianoforti. È più che altro un genere che ricorda molto da vicino l’italodance e la hands up anche se portato ad una velocità di circa 180 BPM.
Artisti principali:

* Scott Brown
* Darren Styles
* Scooter

Industrial
L’Industrial, diminutivo di Industrial Hardcore, è un sottogenere sperimentale dell’hardcore, che trae le sue origini dalla musica industrial. È un genere più ballabile e con pochissimi accenni melodici, e le sonorità sono ricercate, particolarmente basate soprattutto su “giochi di cassa” a 200/230 BPM.
Artisti principali:

* The Speed Freak
* Detest
* Hellfish
* Unexist
* Angerfist
Negli ultimi anni, è nato un ulteriore sottogenere chiamato New Industrial Hardcore , che è misto tra Industrial e Darkcore, e contiene suoni macchinosi tuttavia più lenti rispetto all’Industrial ma più puliti rispetto alla Darkcore. Il DJ di riferimento per questo genere è l’olandese Ophidian.

Jumpstyle
Il jumpstyle è un genere ballato, basato su veloci movimenti sulle gambe, alternati a grandi movimenti delle braccia. È presente anche una forma estrema di jumpstyle chiamata hardjump.

Main style
Il Main style, è quel genere che comunquemente viene definito hardcore.
È caratterizzato dalla grande durezza dei suoni, con estesi pezzi di cassa e intermezzi molto curati.
Artisti principali:

* Art of Fighters
* The Stunned Guys
* Noize Suppressor

Nu Style
In passato, dal 1999 al 2001, era chiamata New Style, il Nu Style è un genere più “hard” rispetto all’happy hardcore, ma si caratterizza da melodie e semplici sonorità, altamente ballabili.
I BPM variano dai 140 ai 180.
Oggi è preferibile chiamarla Nu-Style dato che il termine new viene utilizzato da molti per indicare la nuova Hardcore, (prodotta dal 2000 in poi) che oggi ha in toto sostituito completamente l’Hardcore Oldstyle (quella prodotta negli anni 90 e la vecchia Hardcore Nu-Style.

Old school
L”old school è un particolare sottogenere dell’hardocre basato su un suono techno a cavallo tra il 1980 e il 1990.
Le sonorità erano “povere” anche se tuttavia i vari stili e generi moderni hardcore sono derivati da questo tipo di musica. I ritmi si attestano sui 130/140 BPM al massimo.

Old Style
L’Old Style o Classixx, era l’hardcore storica prodotta fra il ’93 e il ’98. Casse generalmente poco distorte, melodie pulite e orecchiabili sono le caratteristiche principali.
Artisti principali:

* Rotterdam Terror Corps
* Paul Elstak
* The Stunned Guys
* Rexanthony

Altri generi
Nell’infinito panorama dei sottogeneri hardcore, per il più delle volte divisi da piccolezze artistiche troviamo l’Artcore, sottogenere dell’oldstyle ideato da Ruffneck, ed è caratterizzato da grande presenza di breakbeat e melodie juno, con un ritmo mai superiore ai 180 BPM.
Seguendo in ordine alfabetico è presente nel panorama mondiale, il Darkcore, sottogenere del mainstyle hardcore, ottenuto dall’unione tra la darkwave e industrial (basi dark ambient o wave e costruzione industrial).
È caratterizzato da un suono cupo e in certi casi melodico, con casse distorte e grande uso di vocal misteriosi campionati da film, in genere thriller e horror, e negli ultimi anni sta riscuotendo abbastanza successo, grazie alla sempre crescente organizzazione di eventi dedicati.
Nei sottogeneri più estremi troviamo la Speedcore, dotato di una grande durezza è di una velocità estrema, con sonorità semplicissime ma allo stesso tempo devastanti. In alcuni casi raggiunge dai 300 ai 1000 BPM. Gli artisti principali della scena speedcore sono: Rotello, Akira, The Massacre.
Un genere molto simile alla speedcore, in quanto a velocità è il Terror, che estremizza sonorità spesso macabre e distorte, mentre la Splittercore si avvicina alla speedcore per un suono ancora più violento e cupo, con un ritmi che partono da 600-1000 per arrivare anche fino a 3000 BPM.
Esistono inoltre due sottogeneri risultato di unioni tra i vari generi, la Trashcore, a metà tra Speecore e Old-school, presenta casse meno dominanti, piatti e clapper molto accentuati, e rumori particolarmente distorti e fastidiosi, dando un effetto generico di “scarsa qualità”, e la NeuroCore, risultato della fusione tra break-core industriale e speedcore.

Artisti principali
Di seguito sono elencati i maggiori esponenti artistici dell’hardcore mondiale.

* 3 Steps Ahead
* Amnesys
* Angerfist (a.k.a. Kid Morbid)
* Armageddon Project
* Art Of Fighters (a.k.a. Meccano Twins)
* Catscan
* Chaosphere
* Claudio Lancinhouse
* Darkraver
* DJ Anas
* DJ Jappo

Case discografiche

* Thunderdome Records
* Aeon Tracks Records
* Audiogenic Records
* Enzyme Records
* Evolution Records
* H2Oh Recordings
* Headfuck Records
* Industrial Strength Records
* Masters of Hardcore Records
* Mid-Town Records
* Mokum Records
* Neophyte Records
* N.e.Tunes Records
* Rotterdam Records
* Traxtorm Records

* Bandiera dell’Olanda DJ Nosferatu
* Bandiera dell’Olanda DJ Paul Elstak
* Bandiera dell’Olanda DJ Ruffneck
* Bandiera dell’Olanda DJ Skinhead
* Bandiera dell’Olanda Dr. Z-Vago
* Bandiera dell’Olanda Endymion
* Bandiera dell’Olanda Evil Activities
* Bandiera dell’Olanda J.D.A.
* Bandiera della Germania Marc Acardipane (a.k.a. PCP o Helljockeys)
* Bandiera dell’Olanda Neophyte

* Bandiera dell’Italia Nico e Tetta
* Bandiera dell’Italia Noize Suppressor
* Bandiera dell’Olanda Ophidian
* Bandiera dell’Olanda Promo
* Bandiera dell’Italia Randy
* Bandiera dell’Italia Rotello
* Bandiera dell’Olanda Rotterdam Terror Corps
* Bandiera degli Stati Uniti Rob Gee
* Bandiera della Scozia Scott Brown
* Bandiera dell’Italia The Stunned Guys
* Bandiera dell’Italia TommyKnocker

GABBER

gennaio 14, 2010

LA STORiA DEi GABBER

Il termine è nato in Olanda e deriva dalla parola yiddish khaver, che significa “amico”.
Sembra che un ragazzo appassionato di musica hardcore volesse entrare in un club di Amsterdam, ma l’accesso gli fu negato dal buttafuori, il quale gli disse “No gabber, non puoi entrare”.
Altri fanno derivare la parola dall’inglese colloquiale gabber, ossia “ciarlone, chiacchierone” (nel senso buono del termine).
Uno dei suoi aspetti più caratterizzanti fu la capacità di nazionalizzarsi nella produzione effettiva, ma risultare, nonostante le dovute differenze, unitamente europeo come movimento.Un aspetto sicuramente innovativo nell’europa post muro di Berlino. La cooproduzione delocalizzata di un movimento e di una musica che si afferma come transnazionale. Che non viene imposta verticalmente dall’alto, ma è sviluppata orizzontalemente dai singoli compositori attraverso le diverse nazioni.
Senza alcun manifesto scritto, che non fosse l’ascolto e l’influenza, le varie produzioni nazionali hanno sempre e comunque un senso unitario di movimento. Mai era successo nell’era ancora priva dei maggiori strumenti giovanili di internet,che appassionati del medesimo genere, e provenienti dai diversi paesi si riunissero con costanza, come produttori di musica, o appassionati, nei vari appuntamenti nazionali (Thunderdome Olanda, Extreme Gheodrome Italia, Pont Aeri Spagna etc..) come flusso migratorio di un movimento con identità transnazionale di stampo europeo. La produzione autonoma a rete, consentita dai nuovi mezzi, si diffonde dagli spalti del Feyenoord di Rotterdam, trovando nelle altre nazioni proseliti e seguaci.
La cultura gabber venne demonizzata dai mass media a causa della commercializzazione del genere musicale e dalla sempre più comune contaminazione del suono gabber con elementi happy hardcore, che portarono masse di giovani ad avvicinarsi al movimento pur non seguendo alcuno dei dettami della subcultura gabber.Questo provocò l’abbandono della subcultura da parte dei gabber più moderati, lasciando i più estremisti come ultimi esponenti, alimentando così l’associazione tra musica Hardcore ed i simpatizzanti dell’estrema destra.

Il movimento gabber in Italia cominciò nel 1992, grazie a DJ come Digital Boy, The Stunned Guys, Walter One e Freddy K per mezzo di trasmissioni radiofoniche, come il “maniac monday”, o DJ come Lancinhouse portarono la subcultura a conoscenza dei frequentatori delle discoteche con serate nel locale Number One di Corte Franca (BS).
La grande espansione del movimento si deve a “The Stunned Guys” che nel 1996 fondano la Traxtorm Records, etichetta italiana che definisce, con la sua annuale produzione, il mainstream del movimento musicale, i dj emergenti e le maggiori tracce europe, dandogli la possibilità di diffondersi.
Localmente nel frattempo si affermano degli spazi autonomi sulle radio gestite dai giovani, che rendono ancora più forte l’integrazione con i vari frangenti europei. Forti saranno le influenze culturali che il movimento gabber riuscirà ad imporre in Italia anche verso i segmenti di giovani distanti da tale musica, specialmente per quel che riguarda gli aspetti di moda e costume.
L’Italia da parte sua, già campione d’incassi mondiale per il settore dance commerciale ospita annualmente nella Riviera romagnola l’intero entourage e le teste di serie del movimento gabber riunendosi nel periodo estivo nella discoteca ECU di Rimini. Il successo è tale, che anche in uno stacchetto musicale con ballerine di una trasmissione sul secondo canale nazionale Raidue, viene proposta una rivisitazione del ritornello di “Thrillseeka”, nell’unica apparizione televisiva del genere.
Nel 1999 il movimento Gabber è ben ramificato in Europa, quella che nacque come una sottocultura multinazionale, in un periodo in cui internet non era affermato come oggi, riuscì nell’arco di pochi anni, ad avere la sua influenza di costume su una buona parte della gioventù italiana, specialmente periferica, e nel 1999 essendo comunque fortemente politicizzata dai suoi componenti puristi, nonostante non lo fu mai istituzionalmente, né imposta come tale, divenne presto un possibile pericolo. Risale infatti al 1999 il disco di platino di Gigi D’Agostino, che da quella che si defini al tempo mediterranean progressive, divenne la punta di diamante della dance nazionale, specialmente verso il mercato tedesco. La musicalità ed il ritmo di “Bla Bla Bla” fu il primo serio ponte, il possibile trait d’union, fra un bacino internazionale immenso, come fu quello di ascoltatori creati con l’offerta della dance commerciale italiana, e la gabber.
Un tratto d’unione e di evoluzione possibile che venne recepito come pericoloso, se le istanze politicizzate della minoranza gabber, fossero riuscite a permeare del tutto il filone internazionale dance. Sul fronte tedesco, sempre nel settore dance-progressive i Brooklyn Bounce di lì a poco, nel Novembre 2000 rispondono con “Bass, Beats & Melody” creando quindi anche un ponte d’approdo dalla dance tedesca. L’industria culturale in modo velato ma perentorio intervenne.
Gli spazi dedicati all’hardcore nelle radio iniziano ad essere chiusi, proprio per l’onda dance sempre piùcrescente.
Nel 1999, anno che segna anche l’inizio della decadenza della commerciale italiana, il mondo gabber conobbe quindi una brusca battuta d’arresto, in concomitanza con la chiusura dello storico locale, il “Number One”, fulcro del movimento gabber invernale, a causa della morte di un diciannovenne bresciano per assunzione di ecstasy[2].
Ad oggi il movimento gabber sta riprendendo campo anche in Italia, con serate dedicate realizzate soprattutto nel nord Italia, anche se non si può dire che la subcultura abbia raggiunto i livelli raggiunti dai Paesi Bassi o dalla Germania.

CARATTERiSTiCHE DEi GABBER
Aspetto

Lo stile estetico gabber nasce da una mixture tra lo stile ultras-hooligans dei sobborghi di Rotterdam, moda rave e abbigliamento sportivo.
Le caratteristiche predominanti dell’originale look gabber erano/sono la testa rasata, o nelle varianti a spazzola o lati della testa rasati con capelli ingellati all’indietro (tipico della zona di Rotterdam).
Solitamente i gabber indossano capi d’abbigliamento, come tute da ginnastica, o polo, marchiati Australian, uscita sul mercato olandese con texture e tinte sgargianti, molto in voga nell’iniziale periodo rave e appartenente maggiormente alla cultura centro-europea, e con ai piedi le Nike Air Max Classic, ma si possono trovare anche marchi come la Cavello, nato appositamente sull’ondata gabber, ed originariamente copia dell’Australian, e marche riconducibili all’abbigliamento tennistico, come: Fila, Sergio Tacchini.
La comunità italiana si distinse per aver introdotto marchi quali Oxbow, Kappa, e la famosa tuta acetata dell’Adidas a tre strisce.
L’espandersi del mercato discografico hardcore portò alla luce i primi abiti cosiddetti Merchandise labels, ovvero veri e propri capi d’abbigliamento, come bomber, tute, t-shirt e cappellini, con segni e scritte dalle case discografiche hardcore. Con il passare degli anni, questo tipo di abbigliamento è penetrato radicalmente all’interno del movimento.
Particolare proprio e caratteristico della cultura gabber del primo periodo è l’assoluta coincidenza dei costumi fra i sessi. Gli abiti ed i prodotti che vanno a definire “l’uniforme” gabber, pur appartenendo di diritto al mondo maschile, sono i medesimi, senza alcuna variazione, del mondo femminile. A tal punto da comprendere anche la rasatura dei capelli, completa o laterale.

Secondo periodo (98-02)
Lo stile estetico gabber muta, nell’estetica subentra molto lo stile Skinhead, classico delle curve del Nord Europa. Se i primi gabber nella maggior parte erano apolitici, in questa seconda fase la maggioranza si rifà a ideologie fasciste, e in alcuni casi naziste, adornando i propri abiti con spille o toppe raffiguranti simboli normalmente associati all’estrema destra.
In questi anni insieme al classico abbigliamento gabber, vengono accostati i tipici marchi british usati nella cultura skin, come Lonsdale, Fred Perry, Ben Sherman, PitBull, e alcuni gabber iniziano ad indossare anfibi Getta Grip e Dr. Martens, al posto delle solite Nike Air Max.
A differenza del primo, nel secondo periodo, pur mantenendo invariati alcuni accessori culto, come le Classic, o la polo Fred Perry, alcune gabberine (soprannome tipicamente italiano dato alle gabber di sesso femminile) iniziano a mutare costumi, indossando la gonna da ragazza tipica delle Cheerleader, o altri indumenti appartenenti all’immaginario collettivo porno maschile.

In Italia
In Italia la moda Gabber è sempre stata abbastanza malleabile alle mode subalterne dei teenager, ed oltre agli stili sopraelencati si assiste a fenomeni mutevoli a seconda della zona del paese.
Nascono quindi mode nelle mode differenti, come a Roma, dove alcuni gabber fanno rientrare nell'”uniforme gabber” anchezaini di piccole misure, di varie marche come Nike, Adidas o Lonsdale. Nell’Italia settentrionale nel 1999/2000 nasce la moda, ormai oggi utilizzata ovunque, del “cappellino tirato su”; prima dovuto alla testa rasata che facendo “pressione” sul cappello incastrava il tessuto in una posa alzata, poi divenuto un vero e proprio must per tutto il movimento.
Tipicamente italiana è anche la moda dei piercing, cosa invece non rispecchiabile nel resto d’Europa, dove l’utilizzo di tali accessori non è considerata come parte caratterizzante del movimento, ma bensì è vista come una scelta personale.
Un fenomeno collegato al movimento, riguarda i cosiddetti Hardcore Warriors, nati tra i frequentatori abituali della discoteca bresciana “Number One”, ben prima dell’arrivo della cultura gabber in Italia.
Questo movimento pur accostandosi a quest’ultimi nell’ascolto di musica hardcore (anche se orientati a suoni ritmi più ossessivi, come l’Industrial Hardcore o la Speedcore), differisce radicalmente per quanto riguarda l’abbigliamento e il modo di ballare. Gli Hardcore Warrios utilizzavano abiti molto appariscenti, come tute aderenti e fluorescenti, guanti in pelle, scarpe Buffalo (un particolare modello di scarpe a zeppa), e variegati accessori, oltre a caratterizzarsi per un look fatto di creste multicolori e multiforma (stile street punk), e la faccia dipinta da vari disegni, oltre al pogo (ereditato da altre culture giovanili) utilizzato come “ballo”.
Negli ultimi anni, con il crescere di popolarità del mondo gabber, sempre più ragazzi decidono di abbracciare questo stile di vita, facendo nascere alcune distinzioni interne, che vedono contrapposti i “più anziani”, e i neofiti, o più semplicemente i giovani ragazzini che si vestono ed atteggiano a gabber, spesso bollati come fuffa (espressione usata nel Nord Italia), o come Zwabber, in italiano tradotto in Radazza (modello di scopa), a sottolineare il disprezzo per coloro che (a detta loro) sono privi delle basi culturali del movimento.

iDEOLOGiA

Il movimento in sé è istituzionalmente apolitico: spesso (soprattutto a party internazionali) si possono vedere gabber che indossano toppe con la bandiera della propria nazione sui loro bomber, per indicare la propria provenienza ed il senso di appartenenza, ma questo patriottismo non cela dietro di sé sentimenti razzisti, anzi non è infrequente che artisti gabber incitino apertamente all’antirazzismo durante i loro pezzi[3].
Per precauzione, tuttavia, in alcuni paesi (ad esempio l’Olanda) all’entrata della maggior parte dei rave ufficiali, ogni partecipante viene perquisito e privato di qualsiasi indumento recante messaggi politici o etnici (spille o magliette con riferimenti politici, bandiere, magliette di squadre calcistiche etc.), per evitare risse fra esponenti di diverse fazioni politiche o calcistiche.
Del tutto particolare si può definire da un punto di vista antropologico, l’interpretazione gabber al dilagante consumismo degli anni di massimo sviluppo. La scelta consapevole ai proprio bisogni, i quali nascono dalle necessità dovuto al ballo, di determinati prodotti, limitano di fatto il consumo e annullano il senso di status proprio del consumismo di fine anni 90. Attraverso i prodotti scelti dalla comunità, il gabber comunica la propria appartenenza, su un piano di totale uguaglianza rispetto al prossimo. I simboli delle marche scelte, fino anche e soprattutto ai modelli, esulano dal loro valore di mercato per essere all’interno del gruppo simboli di appartenenza gregale paritaria. Un esempio su tutti è la scelta del modello di scarpa Nike Air Max IV, meglio conosciute come Classic, che nonostante le notevoli influenze, e i sempre nuovi modelli proposti dell’industria americana, fu sempre il modello prescelto dalla comunità gabber né gli influssi del consumismo riuscirono mai a soppiantarla.
Gli oggetti di largo consumo, anche se ad una prima interpretazione possono appartenere a quella che viene normalmente definita una società consumistica, vengono completamente stravolti di significato dalla fruizione della cultura gabber. Gli oggetti vengono scelti, non subiti, e risemantizzati a logiche interne e non di mercato. La scelta di oggetti di riferimento base, fa si che non se ne creino altri più complessi, e che i bisogni da soddisfare siano minima per espletare l’appartenenza. Altro punto che definisce la transnazionalità del movimento è lo stile di ballo adottato uniformemente attraverso le varie nazionalità. Il doppio passo incrociato (hakken) è il passo base del ballerino gabber. Alle sue interpretazioni, alla pulizia di movimento, e alla tempistica di esecuzione si deve poi l’estro del singolo. Il ballo gabber è secco e pulito, machista e individualista, utilizza tutte le articolazioni per determinare in modo preciso il tempo utilizzando gli arti inferiori per le casse primarie, e le articolazioni superiori per i tempi secondari sovratraccia.Di qui l’odio dei puristi per il jump style.
Il senso comune tende ancora oggi a confondere ” rave illegali” o “i rave” in genere, come manifestazione della cultura gabber; forse l’errore più grossolano che un profano possa commettere, essendo questa come detto un movimento ben determinato con esponenti e modalità d’incontro ufficiali e ben definite.
E’ invece indubbio l’influsso della gabber, anche solo temporalmente, sull’influenza e il successivo sviluppo di una cultura della musica elettronica autarchica anche nei segmenti della sinistra giovanile.
Allo stesso modo, non si può dire che l’appartenenza alla subcultura gabber implichi necessariamente l’assunzione di stupefacenti quali anfetamina, speed o ecstasy, anzi molti gabber puristi disprezzano dal profondo l’uso di droghe ed in particolar modo nelle occasioni di ballo.

• Diluvio feat CaneSecco e Gose – Co na canna

gennaio 13, 2010

Diluvio:yea,a sorè na canna sola vola,pure si fumi sola a casa,co du canne te poi fa noretta sotto casa,co tre canne,eh,invece gia se ragiona,ma solo co cinque canne te godi na notte a roma,è la legge punisce chi sbaja e nun perdona la polizia pe na canna sola te mprigionaè na socetà malata te spiego come funziona,vieta la droga e poi idolatra maradona,sorè co na canna nè mai morto nessuno e de fumatori estremi ne ricordo quarcuno lo sanno tutti però nun se nè accorto nessuno che in tutto sto casino nun c’ha torto nessuno e nun dico che la soluzione è l’assoluzione,la legalizzazione è na cazzo de soluzione attenzione è!io parlo solo dell’erbone pe tutto quanto er resto chiedete a laltre persone
rit:noi romani semo pazzi e nun pensamo ar domani,mo so cazzi se la sera rimani co na canna e te ncazzi pure quanno me chiami perckè sai che dovevi fumalla con calma… meno male che ce piace fuma ho sbajato e lo stato lo sa,ce condanna alla fine ma che male ce sta se voi pazzi ce volete arresta co na canna.
canesecco:é co na canna che sto appreso bene zio su un divanetto,na mercedes o na clio nero come un bandito che arriva da rio,la fame è tanta nun me fermo prega il tuo dio che io già penso al mio,baby siamo bruciati come soldati combattiamo sti giorni malati,schizzati dallo stato condannati cor cazzo che canto dentro a commissariati,sto bene se fumo della verde che per ventanni ho fin troppi pensieri zio che non si direbbe ma leggi nei miei occhi dimmi cosa vedi che per quanto possa essere dura io sto ancora in piedi non mi faccio mai problemi anche se sono sempre qui,prendo medicinali ma non so loro a famme guari va cosi,comè gia lo imparata indovina npo come je sto dopo na bella fumata.
rit:noi romani semo pazzi e nun pensamo ar domani,mo so cazzi se la sera rimani co na canna e te ncazzi pure quanno me chiami perchè sai che dovevi fumalla con calma…meno male che ce piace fuma ho sbajato e lo stato lo sa ,ce condanna alla fine ma che male ce sta se voi pazzi ce volete arresta co na canna.
gose:sto co na canna e giro inpanicato,giro sta canna e me sale tutto quello che ho già fumato,nun volemo sta lucidi e nun ce volemo sta che pe na canna ce devono perseguita,chissa che stamo a fa,stupidi ve faccio le boccaccie,gente de merda tappateve quelle boccaccie dico a voi popo a voi che non capite che sta roba ce fa ride almeno quanto voi co sti test è roba che nun vedi fuma da n’anno,te levano maghina e patente pe na canna,co sti testi romani lo sai che ce fanno,ce se laveno er culo e ce fanno sopra na canna con calma ma quale calma ho perso la canna e falla alla faccia de sti stronzi giro co na canna mica co na palla.
rit:noi romani semo pazzi e nun pensamo ar domani,mo so cazzi se la sera rimani co na canna e te ncazzi pure quanno me chiami perchè sai che dovevi fumalla con calma…meno male che ce piace fuma ho sbajato e lo stato lo sa,ce condanna alla fine ma che male ce sta se voi pazzi ce volete arresta co na canna.

BLOW

gennaio 13, 2010

Cresciuto in una famiglia in cui il lavoro del padre (Ray Liotta) non riusciva a garantire lo stile di vita desiderato dalla madre (Rachel Griffiths), George Jung (Johnny Depp) si trasferisce dal Massachusetts in California, dove inizia a spacciare marijuana in una spiaggia insieme all’amico Tonno (Ethan Suplee) e al fornitore Derek (Paul Reubens).Diventa latitante finché viene rinchiuso in prigione per alcuni anni, a seguito della delazione della madre Ermine Jung (Rachel Griffiths). Nel frattempo, la fidanzata Barbara (Franka Potente) muore di cancro. Una volta uscito di prigione, grazie al suo compagno di cella Diego (Jordi Molla), allarga il proprio traffico alla cocaina, collaborando con produttori colombiani, tra cui “el magico” Pablo Escobar (Cliff Curtis). In questo periodo gestisce un traffico di cocaina che abbraccia tutti gli Stati Uniti, da Hollywood alla East Coast; incontra Mirtha (Penélope Cruz) che sposa e dalla quale avrà una figlia, Kristina (Emma Roberts). In questo periodo accumula ingenti risorse economiche, che deposita in una banca panamense.A questo punto arriva la caduta: Diego lo tradisce, tagliandolo fuori dal giro, avvenimento per cui George resta senza soldi, anche a seguito dall’esproprazione dei suoi risparmi da parte del governo. Per questi motivi la moglie, in una litigata furibonda, lo fa arrestare e in seguito divorzia. George, una volta uscito di prigione, cerca di rimettersi in sesto e soprattutto di ritrovare l’affetto della figlia, cosa che gli riesce solo parzialmente. Tenta un’ultima spedizione di cocaina, ma i suoi vecchi e nuovi compagni lo fanno arrestare per salvarsi dall’FBI. A questo punto arriva una condanna a 60 anni di reclusione.Il parallelismo tra le due famiglie (Liotta-Griffiths e Depp-Cruz) e sul modo di occuparsi dei figli è uno dei temi principali del film.

SHRiEK – HAi iMPEGNi PER VENERDì 17?

gennaio 13, 2010

Shriek – Hai impegni per venerdì 17? è un film del 2000 diretto da John Blanchard. Uscito nei cinema italiani nell’agosto 2001, il film è una parodia di alcuni film dell’orrore, come Venerdì 13, So cosa hai fatto e Scream. Il film inizia mostrando una ragazza sola in casa che riceve una telefonata minacciosa da parte di un serial killer: egli la raggiunge ma si dimostra molto maldestro come carnefice fino ad essere addirittura deriso. Mentre scappa nel giardino però, la donna si distrae e muore fulminata da una zanzariera. La drammatica notizia mette apprensione agli studenti del Bulimia Falls High School e cinque ragazzi di questa scuola (Dawson, Botso, Martina, Barbara e Slab) sono perseguitati dallo stesso killer di prima che fa riferimento alla serie So cosa hai fatto. Il poliziotto che dovrebbe sorvegliarli, Frollo, è distratto perché innamorato della giornalista locale Calami Jeans e pertanto l’assassino ha buon gioco nel mietere vittime. I ragazzi commettono errori che li portano alla morte ma se ne salveranno due, Martina e Dawson, che alla fine riescono a smascherare il killer: si tratta di Tosto, il cugino gemello nonché perfido di Frollo. I due giovani possono così brindare allo scampato pericolo e scoprirsi reciprocamente innamorati. Botso riesce invece a realizzare il suo sogno di perdere la verginità, dopo aver preso perfino una confezione intera di Viagra.

TRAiNSPOTTiNG

gennaio 13, 2010

Trainspotting è un film del 1996 diretto da Danny Boyle, tratto dall’opera prima omonima di Irvine Welsh, uscita nel 1993. Il film si svolge ad Edimburgo, è narrato in prima persona da Mark Renton (Ewan McGregor) e inizia con l’inseguimento della polizia del protagonista e del suo amico Spud per un borseggio. Renton dice a differenza delle persone che “scelgono la vita” (il tradizionale stile di vita con bambini e beni materiali), lui e i suoi compagni hanno rinunciato al perseguimento di obiettivi ambiziosi preferendo vivere offuscati dall’eroina. Ci vengono quindi presentati i suoi amici: Sick Boy (Jonny Lee Miller), Spud (Ewen Bremner), Tommy (Kevin McKidd) e Francis Begbie (Robert Carlyle). Sick Boy, ossessionato da Sean Connery, è anche lui dipendente dall’eroina, come anche il goffo, ma pacifico Spud. In compenso Tommy e Begbie criticano apertamente la loro dipendenza; Tommy è uno sportivo e non usa alcuna droga mentre Begbie è un alcolizzato che diventa spesso aggressivo e pronto alla rissa per ogni pretesto. Sick Boy e Renton decidono quindi di disintossicarsi ma devono lottare in ogni momento con la tentazione di ricominciare a drogarsi. Una sera decidono di andare con Tommy, Begbie e Spud in un locale da ballo. Per tutti si rivelerà una notte complicata. Dopo essersi lamentato dei problemi della sua relazione con Lizzie, Tommy la porta a casa per fare sesso, quando però decidono di fare l’amore guardando il loro video porno non trovano la cassetta (che era stata precedentemente rubata da Renton e rimpiazzata da un video dei migliori gol della storia); Tommy crede di aver restituito il nastro al negozio di video, punto di discussione che porterà in seguito alla rottura con Lizzie. Spud beve troppo e proprio nella notte in cui la sua ragazza decide di far sesso con lui dopo sei settimane di astinenza lui si addormenta e defeca nel letto di lei. Renton incontra una giovane ragazza, Dianne, che sembra respingerlo ma che alla fine lo porta a casa. Dopo che i due fanno sesso, lui è obbligato a dormire sul divano fuori dalla stanza e il mattino dopo scopre che si trova nella casa dei genitori di lei e che lei è ancora minorenne. Renton prova a porre fine alla loro relazione ma lei lo minaccia dicendo di tenersi in contatto altrimenti lei chiamerà la polizia e la informerà della loro avventura notturna. Dopo la loro esperienza senza successo liberi dalla droga Sick Boy, Renton e Spud decidono di tornare all’eroina. A loro si aggiunge anche Tommy che cerca nella droga conforto dopo essere stato scaricato. Ricomincia quindi la vita di Renton tra furtarelli e stupefacenti ma molti aspetti stanno per peggiorare ulteriormente. Tutto inizia con l’urlo di Allison (una tossicodipendente compagna di droga degli altri ragazzi) nell’appartamento in cui il gruppo si trovava; infatti trovano sua figlia Dawn morta. La causa della morte è, implicitamente, la trascuratezza mentre erano tutti presenti ma annebbiati dalla droga. Tutti sono shockati, soprattutto Sick Boy che ne era il padre. Poco dopo Renton e Spud sono sorpresi a rubare da un supermercato; Spud va in galera ma Renton evita l’incarcerazione iscrivendosi volontariamente a un programma di recupero nel quale gli viene fornito del metadone in sostituzione dell’eroina. Anche se supportato da amici e parenti dopo poche ore Renton va nell’appartamento del suo fornitore (soprannominato “La madre superiora” per via della sua duratura dipendenza dall’eroina) per una dose e va in overdose. Viene caricato in un taxi e portato in ospedale dove delle infermiere gli salvano la vita. Non vedendo altra soluzione, i suoi genitori lo rinchiudono nella sua stanza per fargli vincere la sua dipendenza. Ben presto va in astinenza e comincia ad avere allucinazioni: Spud in galera, il nuovo drogato Tommy (infettato dalla Toxoplasmosi a causa dell’HIV), Dawn che gattona sul soffitto. Liberatosi dall’eroina, Renton decide di trasferirsi a Londra e trova un lavoro in un’agenzia immobiliare e riesce a condurre una vita regolare e a mettere da parte dei soldi. Tuttavia la sua felicità dura poco, infatti Begbie si presenta a casa sua in fuga dalla polizia dopo una rapina a mano armata. Dopo poco si presenta anche Sick Boy e decide di vivere con loro e per un’altra volta Renton è frustrato di non potersi liberare dei suoi “compagni”. Dopo un periodo di difficile convivenza ritornano in Scozia per andare al funerale di Tommy che, infettato dall’AIDS, muore di toxoplasmosi e incontrano anche Spud che ora è libero e apparentemente disintossicato. Dopo il funerale Sick Boy suggerisce una grande e pericolosa opportunità per loro: comprare due chili di eroina per 4.000 sterline e venderli per 20.000. Begbie chiede a Renton di mettere la maggior parte del denaro, in quanto ha visto il suo estratto conto, e nonostante sia riluttante all’idea alla fine Renton accetta. Dopo aver venduto l’eroina a un trafficante di alto livello i quattro si godono un pomeriggio di festeggiamenti ma Begbie, già ubriaco, aggredisce un uomo nel pub e oltre a ferirlo seriamente, accidentalmente taglia anche Spud alla mano con un coltello. Renton decide, mentre Begbie sta di fronte all’uomo già riverso per terra e chiede insistentemente una sigaretta, che ruberà tutti i soldi dei suoi compagni che sente ormai distanti e ostili da lui (con l’eccezione di Spud). Quella notte prende la borsa con i soldi e scappa. Spud lo sorprende mentre sta uscendo ma non sveglia gli altri e quando Begbie si sveglia viene colto da una furia irrefrenabile e inizia a distruggere la stanza, attirando così l’attenzione finché non arriva la polizia che lo arresta. Sick Boy torna a casa a mani vuote ma Spud trova 2.000 sterline in una cassetta lasciate lì da Renton per dargli la possibilità di iniziare una nuova vita. Il protagonista col suo piccolo bottino sogna anche lui di cambiare pagina, di iniziare una nuova vita: proprio quella che deprecava all’inizio del film.

SiTi iTALiANi DEDiCATi AL PHP

gennaio 7, 2010

PHP | php.HTML.it http://php.html.it/
Questo sito si basa sulle guide, articoli di approfondimento e risorse su Php.

Guide PHP | Php.HTML.it http://php.html.it/guide/
Con questo sito si scopre quanto è facile programmare in PHP. Una guida al framework per PHP 5 Symfony, lo strumento ideale per semplificare i processi di programmazione.

PHP – Guide, Articoli e Risorse su PHP | Mr.Webmaster http://www.mrwebmaster.it/php/
Con questo sito impari a creare siti in PHP. La sezione offre diverse guide tematiche, approfondimenti, FAQ e script già pronti all’uso.

PHP-Fusion CMS web open-source – News http://www.php-fusion.it/news.php
E’ una community di aiuto e news sempre fresche riguardo Php-Fusion, il miglior portale oggi disponibile dalla comunita` del software libero.

PHPnews.it – Corsi, guide, articoli, tutorials e news sul PHP http://www.phpnews.it/
Corsi, articoli e notizie sul PHP per sviluppatori e webmaster.

Php-Stats: Le statistiche di accesso ai siti in PHP/MySQL http://php-stats.com/
Grazie a Php-Stats potete avere un quadro completo degli accessi al vostro sito: potrete infatti sapere quali pagine i vostri utenti visitatano e con che ordine, da dove essi provengono (motori di ricerca, siti ecc), verificare quali sono le pagine di maggiore interesse o quelle che invece necessitano migliorie, il tempo trascorso sul vostro sito e sulle singole pagine, verificare l’efficacia delle vostre campagne di pubblicizzazione e molto altro ancora… tutto questo in modo totalmente gratuito!

PHP: Cos’è?

gennaio 7, 2010

PHP (acronimo ricorsivo di “PHP: Hypertext Preprocessor”, preprocessore di ipertesti) è un linguaggio di scripting interpretato, con licenza open source e parzialmente libera (ma incompatibile con la GPL), originariamente concepito per la realizzazione di pagine web dinamiche. Attualmente è utilizzato principalmente per sviluppare applicazioni web lato server ma può essere usato anche per scrivere script a linea di comando o applicazioni standalone con interfaccia grafica.
Un esempio di software scritto in php è MediaWiki, su cui si basano progetti wiki come Wikipedia e Wikizionario.

Il file di configurazione di PHP, chiamato php3.ini in PHP 3, e poi semplicemente php.ini nelle versioni successive, è letto all’avvio dell’interprete del linguaggio e fornisce le impostazioni dei vari moduli con cui l’interprete è stato compilato. Nella versione server modulare di PHP, questo avviene solo una volta, all’avvio del server web. Per le versioni CGI e CLI, invece, è invocato ad ogni richiesta.

Per visualizzare tutte le opzioni di configurazione è possibile utilizzare la funzione phpinfo().

CENNi STORiCi
Nato nel 1994 ad opera del danese Rasmus Lerdorf, PHP era in origine una raccolta di script CGI che permettevano una facile gestione delle pagine personali. Il significato originario dell’acronimo era Personal Home Page (secondo l’annuncio originale di PHP 1.0 da parte dell’autore sul newsgroup comp.infosystems.www.authoring.cgi [1] ). Il pacchetto originario venne in seguito esteso e riscritto dallo stesso Lerdorf in C, aggiungendo funzionalità quali il supporto al database mSQL e prese a chiamarsi PHP/FI, dove FI sta per Form Interpreter (interprete di form), prevedendo la possibilità di integrare il codice PHP nel codice HTML in modo da semplificare la realizzazione di pagine dinamiche. In quel periodo, 50.000 domini Internet annunciavano di aver installato PHP.
A questo punto il linguaggio cominciò a godere di una certa popolarità tra i progetti open source del web, e venne così notato da due giovani programmatori: Zeev Suraski e Andi Gutmans. I due collaborarono nel 1998 con Lerdorf allo sviluppo della terza versione di PHP (il cui acronimo assunse il significato attuale) riscrivendone il motore che fu battezzato Zend da una contrazione dei loro nomi. Le caratteristiche chiave della versione PHP 3.0 frutto del loro lavoro, erano la straordinaria estensibilità, la connettività ai database e il supporto iniziale per il paradigma a oggetti. Verso la fine del 1998 PHP 3.0 era installato su circa il 10% dei server web presenti su Internet.
PHP diventò a questo punto talmente maturo da competere con ASP, linguaggio lato server analogo a PHP sviluppato da Microsoft, e cominciò ad essere usato su larga scala. La versione 4 di PHP venne rilasciata nel 2000 e prevedeva notevoli migliorie. Attualmente siamo alla quinta versione, sviluppata da un team di programmatori, che comprende ancora Lerdorf, oltre a Suraski e Gutmans.
La popolarità del linguaggio PHP è in costante crescita grazie alla sua flessibilità: nel Giugno 2001, ha superato il milione di siti che lo utilizzano. Nell’ottobre 2002, più del 45% dei server Apache usavano PHP.
Nel gennaio 2005 è stato insignito del titolo di “Programming Language of 2004” dal TIOBE Programming Community Index, classifica che valuta la popolarità dei linguaggi di programmazione sulla base di informazioni raccolte dai motori di ricerca.
Nel 2005 la configurazione LAMP (Linux, Apache, MySQL, PHP) supera il 50% del totale dei server sulla rete mondiale.

CARATTERiSTiCHE
PHP riprende per molti versi la sintassi del C, come peraltro fanno molti linguaggi moderni, e del Perl. È un linguaggio a tipizzazione debole e dalla versione 5 migliora il supporto al paradigma di programmazione ad oggetti. Certi costrutti derivati dal C, come gli operatori fra bit e la gestione di stringhe come array, permettono in alcuni casi di agire a basso livello; tuttavia è fondamentalmente un linguaggio di alto livello, caratteristica questa rafforzata dall’esistenza delle sue moltissime API, oltre 3000 funzioni del nucleo base. PHP è in grado di interfacciarsi a innumerevoli database tra cui MySQL, PostgreSQL, Oracle, Firebird, IBM DB2, Microsoft SQL Server, solo per citarne alcuni, e supporta numerose tecnologie, come XML, SOAP, IMAP, FTP, CORBA. Si integra anche con altri linguaggi/piattaforme quali Java e .NET e si può dire che esista un wrapper per ogni libreria esistente, come CURL, GD, Gettext, GMP, Ming, OpenSSL ed altro.
Fornisce un’API specifica per interagire con Apache, nonostante funzioni naturalmente con numerosi server web. È anche ottimamente integrato con il database MySQL, per il quale possiede più di una API. Per questo motivo esiste un’enorme quantità di script e librerie in PHP, disponibili liberamente su Internet. La versione 5, comunque, integra al suo interno un piccolo database embedded, SQLite.
Dispone di un archivio chiamato PEAR che mette a disposizione un framework di librerie riusabili per lo sviluppo di applicazioni PHP e di PECL che raccoglie tutte le estensioni conosciute scritte in C.

Saga Er Secco – Sono Un Soldato

dicembre 17, 2009

Perdono

Questa è la mia vita…zero in condotta

Sbagliare è umano, ammetterlo è da uomo, e non tutti apprezzano il modo in cui sono
Non puoi morì cattivo quando nasci buono, signore mio aspetto il tuo perdono!

Rit.
Mi chiedo se non fossi nato
in questa città in questo stato
se avessi studiato
se fossi stato un viziato
ma per ogni sbaglio nella vita ho pagato
e mi chiedo come sarebbe stato
con qualcuno che m’avrebbe consigliato
io sono un soldato
il modo in cui sono per molti è sbagliato
ma questa è la mia vita e combatto da quando sono nato

Magari adesso andavo all’università
e tra poco sarei stato a capo dell’azienda di papà
con un attico stupendo nel centro della città
frequentavo altra gente altri posti altri bar
magari un bmw serie 1 bianco perla
magari ai parioli e no a tor bella
ma i problemi ce li ha pure chi pensi non ne abbia
perché ognuno ha la sua croce e da voce alla sua rabbia
la vita mia se vive e nun se racconta
quello che voi se strappa se nun c’hai la pappa pronta
ogni cosa fatta la rifarei un’altra volta
per ogni lacrima so che un angelo m’ascolta
forse a tratti credo di fallire ciò in cui tento
non sono mai contento
sto male e soffro dentro
imbocco le mie maniche e nun me lamento
e credo in me pure si so dato 1 a 100

Rit

Ehi…zero in condotta perché sono fatto male
ma nei miei occhi leggi c’è qualcosa di speciale
trasformo in bene quello che m’ha fatto male
dal collegio alla strada al tribunale
io vorrei volare
con i piedi a terra
come un soldato in guerra
e la mia rima è un arma micidiale
e so che indietro non si torna
ogni passo lascia l’orma
e infatti vado avanti uguale
mi dispiace se non sono come tu mi vuoi
se non ti piaccio ognuno per i cazzi suoi
i reati non pagano ed è vero
il crimine ti porta ad un bivio galera o cimitero
la vita è dura fa paura so sincero
ma ho imparato a non vedere tutto nero
ho capito anche che parte tutto dal pensiero
questo è il modo in cui sono e ne sono fiero

Rit

Se non avessi avuto un padre carcerato
se ogni donna che ho avuto non mi avesse lasciato
non sarei più in corsa con la stessa forza
per dire brutta stronza guarda dove so arrivato
il modo in cui sono è sbagliato
dio ti sono grato d’essere un soldato
il modo in cui sono per molti è sbagliato
ma questa è la mia vita e combatto da quando sono nato

Io sono un soldato…e questa è la mia battaglia…le mie rime, le mie frasi sono la mia arma

Chicoria + Narcos Noyz – Tajerino

dicembre 17, 2009

-Io so ‘r chicoria, quer piskello che ogni volta te fa dì: ‘bella prova’

c’ho ‘a parola de Roma ‘n bocca… giusto ‘n paro de cazzi miei… eh…

NOYZ NARCOS: – northface – air max – vuoi me? fa ‘n fax: http://www.truceklan.dot.com death rap

tutta Roma lo sa checkka e io lo so che vuole questo perchè vivo qua è la mia città

notte fonda per sfondarmi a mestiere

lontano da pantere di quartiere passo sere nere

nere nike neri jeans felpa nera col cappuccio

io e i miei tu e il tuo impiccio

la storia è narcos – chicoria sulla bilancia

e un coltello a farfalla nella tua pancia

‘fanculo la finanza

la polizia i caramba

l’antidroga nella stanza pe’ la danza ho l’ansia di chi c’ho vicino

dal decimo distretto tuscolano al casilino a città giardino:

non la vivo bene come rimo

e le sirene sono semnpre in giro tolgono il respiro

ho un occhio aperto nel sonno

la notte non dormo

lo schermo trasmette finchè fa giorno

occhiali scuri di notte

jon belushi

film di serie b come peter tushi

un cavallo bendato lanciato al galoppo

co’ ‘no scalpello ficcato in un occhio

nel mucchio hai le prove che torni in barella e una nove ti scarella dentro le cervella!

rit. tajerino, ‘e strade me ‘e sbuccio, giro cor cappuccio grosso colpaccio via viale e piazza narcos noyz chicoria ztk

CHICORIA: in macchina co’ pietro, bench e pooccio

supera a portuense verso ‘r trullo

mentre pietro stappa ‘a ceres sul sedile de dietro er bench schicchera a’ airbag

stavi tranquillo o sai che co’ chicco o spillo

stupidi novizi ner giro di’ i crimini

un poro stronzo che rapa ‘na banca

sai quante volte ‘ha fatta franca

s’inizia co’ ‘e prepotenze

pe’ le mie esigenze assalto a ‘a farmacia convinto che andrà liscia

cor tajerino convinco anche ‘a tizia

‘damme quer bottino quer che è mio’

arza quer cassetto i pezzi grossi ce l’hai nascosti lì sotto

ar passamontagna preferisco sciarpa cappelletto e bandana

tutto quel sudore che ti bagna

come la fregna di una cagna

stappa con decisione

scappa

nun c’è testimone che ha visto in che direzione sei sparito

motorino accannato a ‘na fratta

pisciata e mo’ quanta grana è stata fatta?

villa borghese e valle giulia

‘na finezza qua nun se puja

miccia che n’ bocca brucia

vado sotto a ‘n paro de froci

‘te sgaro!’ stronzi!

forbici arrugginite

sganciate portafoi e catenine bracciali e telefonia chiamerebbero a polizia

appena li accanno aspettano el passaggio di un taxi

li unici a fermarsi

poracci

guardo Roma nun c’è pace

tra luci e serrande de negozi chiusi spaccati a tag e trowh-up

usi e costumi comuni a ‘e gang de città

il mio de posto l’ho deciso

i pezzi cor nastro adesivo li appizzo ne ‘a buca de ‘e lettere der solito portone a trastevere

du piccioni co ‘na fava

niente piu andirivieni a casa

e i pezzi ce l’ho sempre a portata in tasca

basta una sola telefonata!